La Chiesa festeggia il 6 gennaio l’Epifania. È la festa più antica tra i cristiani e la sua istituzione risale al tempo dei discepoli-apostoli di Cristo. Ha anche nomi antichi: “Epifania” – un fenomeno, “Teofania” – Epifania, “Luci Sante”, “Festa delle Luci” o semplicemente “Luci”, poiché fu il Signore stesso che venne nel mondo quel giorno per manifestare lui la Luce inaccessibile.
Festa dell’Epifania
La parola “io battezzo” o “io battezzo” in greco si traduce in “mi tuffo nell’acqua”. È quasi impossibile capire l’importanza e il significato stesso di cosa sia il bagno battesimale senza avere un’idea del significato simbolico dell’acqua nell’Antico Testamento.
L’acqua è l’inizio della vita. È lei che ha fecondato da lei tutti gli esseri viventi. Dove non c’è acqua, c’è un deserto senza vita. E l’acqua è in grado di distruggere, come ai giorni del Diluvio Universale, quando Dio inondò la vita peccaminosa delle persone e così distrusse il male che avevano fatto. Dio ha santificato l’acqua attraverso il suo Battesimo, e ora la Benedizione dell’Acqua è tradizionalmente celebrata in memoria di questo evento. In questo momento, l’acqua è consacrata in tutte le Chiese ortodosse e poi nei fiumi e nei bacini idrici.
Storia della Bibbia
La storia biblica racconta come Gesù di Nazaret venne in quei giorni e Giovanni lo battezzò nel Giordano. Quando Gesù uscì dall’acqua, i cieli si aprirono e lo Spirito, come una colomba, scese su di lui. E una voce venne dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, nel quale è la mia benedizione”. L’Epifania ha rivelato alle persone il grande segreto della Santissima Trinità, a cui sono associati tutti i battezzati. Quindi Cristo disse ai suoi apostoli di andare e insegnare questo a tutte le nazioni.
Perchè si usano le calze per l’Epifania?
Rilasciamo i nostri calzini il 6 gennaio in Italia. Il giorno dell’Epifania è segnato da una tradizione tutta italiana: il passaggio della Befana nei casolari abitati dai più piccoli.
L’origine della tradizione della Befana vede la ripresa dalla religione cristiana. Ai bambini viene detto oggi che i Re Magi, diretti a Betlemme per offrire doni al bambino Gesù, chiesero indicazioni a una vecchia. Quando si offrirono di accompagnarli, la vecchia signora si rifiutò di seguirli. Ma presto, fu presa dal rimorso e, per farsi perdonare, preparò un cesto pieno di piccole focacce e frutta secca e andò in cerca di loro. Non avendo mai trovato la carovana dei Magi, offrì le sue prelibatezze ai bambini che incontrava.
Al tempo stesso severa e generosa, la Befana è molto apprezzata dagli italiani, soprattutto per la magia che la circonda.
Ecco le tradizioni culinarie italiane
Focaccia della Befana: una specie di brioche in cui viene inserita una moneta che dovrebbe portare fortuna a chi la trova.
Fugassa d’la Befana: focaccia brioche con canditi, tradizione piemontese. Ci metti due fagioli, uno bianco e uno nero, che è meglio non trovare se non vuoi pagare il pane e il vino!
Befanini toscani: biscottini con cui si riempiono i calzini. Pinza de la Befana: una specie di panettone ripieno di frutta candita, un must in Veneto. E, infine, Charbons de la Befana: caramelle di zucchero simili al carbone, da distribuire ai bambini birichini.