Il panzerotto pugliese è una delle pietanze più amate del territorio Salentino. Nonostante sia un alimento consumato in tutta Italia, in cui è possibile comunque trovare varianti diverse, è bene sapere che le origini di questo alimento per il momento risultano ancora incerte.
L’impasto del panzerotto fritto e panzerotto al forno
Molti sono coloro che credono che il panzerotto non sia altro che una pizza piegata, ma per sfatare questo mito, non vi basta che leggere quanto segue, in qinato, in questo modo si va a sminuire uno dei piatti più saporiti della tradizione pugliese.
Il percorso utilizzato sia per il panzerotto al forno che per quello fritto, è lo stesso anche se la preparazione segue percorsi totalmente diversi.
In entrambi i casi la farcitura classica, vede l’utilizzo della salsa di pomodoro, unita alla mozzarella.
Inoltre è possibile anche assaggiarne delle varianti in cui viene inserito al suo interno anche un ripieno a base di carne, acciughe, cime di rapa e molto altro ancora. Una cosa molto importante da sapere è che, nel momento in cui si decide di preparare sia il panzerotto al forno che quello fritto, non vi è limite di fantasia in quanto si ha la possibilità di accoppiare tutti gli ingredienti possibili e immaginabili, realizzando un panzerotto gustoso è originale.
Le origini e le evoluzioni del Panzerotto pugliese
Come detto prima, le origini del panzerotto pugliese sono ancora oscure.
La teoria più accreditata è quella che fa risalire la nascita di questa piccola delizia, nella città di Bari. Il tutto sarebbe accaduto intorno al XVI secolo, momento in cui il pomodoro stava iniziando a diffondersi nel territorio italiano.
Il panzerotto veniva preparato dalle massaie. Queste utilizzavano ciò che restava del pane, formando un impasto al cui interno inserivano pezzi di formaggio e pomodori. La preparazione veniva poi fritta e servita a tavola quando ancora era calda.
Con il passare degli anni, il piatto ha conquistato numerosi consensi, al punto da diventare ambasciatore delle terre pugliese.
Questo si è subito trasformato nel simbolo di questa terra, diventando così un alimento in grado di rappresentare usi e tradizioni a livello internazionale.
Il panzerotto pugliese, secondo le natiche usanze, viene preparata per celebrare il giorno dell’Immacolata, ossia l’8 dicembre, oppure viene utilizzata come pietanza anche all’interno del cenone di Capodanno.
La realizzazione del panzerotto
La realizzazione del Panzerotto implica l’impiego di almeno un’ora per quanto riguarda la preparazione. A questo tempo è necessario anche aggiungere i minuti utili per la lievitazione dell’impasto e per la cottura che può essere fatta in modi diversi.
Differenza tra panzerotto fritto e al forno
Se si decide di preparare un panzerotto fritto, è molto importante immergerlo all’interno di olio bollente. Se invece si desidera preparare la versione che prevedere l’utilizzo del forno, è bene sapere che il sapore finale sarà del tutto diverso.
La ricetta originale del Panzerotto pugliese, prevede di utilizzare il tipico olio pugliese. Questo deve essere portato a bollore all’interno di una pentola molto grande in cui i panzerotti, riescono a cuocersi e, allo stesso tempo, a condirsi con il sapore particolare delle olive tipiche della Puglia.
La variante al forno
La seconda variante del Panzerotto pugliese, prevede di utilizzare un forno a legna in cui l’impasto deve essere lasciato a temperature molto alte. Il risultato finale sartà sicuramente molto più leggero, morbido e abbastanza simile a quello della pizza, anche se ha un sapore del tutto diverso.
Si tratta quindi di una differenza molto sottile che però, da anni, divide il popolo pugliese su quale sia la versione più saporita e gustosa del Panzerotto pugliese