Il 6 Gennaio è il giorno che comunemente ricordiamo come l’Epifania o il giorno della Befana. Infatti il nome Befana deriva dal greco “Epifania” che significa apparizione. Questo giorno, segna la fine di tutte le feste di Natale. Come si suol dire: “L’Epifania ogni festa porta via.”
Tradizione
Nella tradizione cristiana la storia della Befana è collegata a quella dei Re Magi. Si racconta infatti che Baldassarre, Melchiorre e Gasparre, in viaggio verso Betlemme per salutare la nascita di Gesù, non trovando la strada chiesero aiuto ad una vecchia signora che gliela indicò. I Re Magi, per ringraziarla le proposero di andare con loro ma lei rifiutò; poco dopo se ne pentì, preparò un sacco pieno di dolci e andò a cercarli. Non riuscendo più a trovarli, si mise a bussare alle porte di ogni casa per regalare dolci ai bambini nella speranza di trovare il Bambino Gesù.
Leggenda
Vi è però anche un’altra storia legata alla Befana. Si dice che è una signora gentile e giovane di giorno e che, allo scoccare della mezzanotte e fino alle 6 della mattina, si trasformi in una vecchietta gentile, vestita con un gonnellone lungo e grigio con tante toppe colorate sopra il quale indossa un grembiule con grandi tasche, uno scialle sulle spalle, un cappello nero a punta e delle grandi scarpe rotte. Pare abbia un naso lungo e pelle raggrinzita.
Ogni notte, legge le letterine che i bambini le mandano e prepara giocattoli e dolci da portare loro se sono stati buoni mentre a quelli birichini, solo carbone. Le serve tutto l’anno per preparare e impacchettare i giocattoli, sfornare biscotti e dolciumi e tante altre bontà.
Il 6 di Gennaio, con la sua scopa magica, parte a consegnare tutto. Vola sui tetti e scende dai camini per riempire le calze lasciate dai bambini. Questi, da parte loro, preparano un piatto con mandarini, arance e vino per ristorarla nella lunga notte.
Come dice la famosa filastrocca: “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte; porta a tutti i bimbi buoni la fortuna e tanti doni”